giovedì, 28 marzo, 2024
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WET FLOOR - di Fabio Pisano

WET FLOOR
di Fabio Pisano

Oggi se non leggi i giornali sei disinformato, se invece li leggi sei informato male; […] Una delle conseguenze della troppa informazione è il bisogno di arrivare primi, non importa più dire la verità, quindi qual è la responsabilità di un giornalista? Dire la verità. Non solo arrivare per primi, ma dire la verità.

WET FLOOR è uno spettacolo nato dalla riflessione di Denzel Washington sul giornalismo di oggi. Arrivare primi. Non conta la verità.  Fabio Pisano dà vita ad uno testo in cui protagonista è l’attuale nuova “guerra” dei media d’informazione che si divide il campo tra realtà e verità. In scena, Antimo Casertano e Sergio Del Prete. Di cosa si ha bisogno, oggi? Di conoscere la realtà, o la verità? Realtà e verità nel mondo contemporaneo sono concetti molto distanti. Il testo è rapido, tagliente, con colpi di scena a dir poco grotteschi; la regia invece conduce lo spettatori su diversi “piani visivi”; c’è il piano “reale” e quello “virtuale”. 

Sinossi

Un uomo, Ruth è intento a pulire i pavimenti, un tizio, Ben, giornalista, è intento a scrivere al cellulare. Inizia una conversazione tra i due; Ben deve andare via, deve andare in redazione per lavorare sulla presunta notizia di un sequestro di quattro giornalisti da parte di un tipo sconosciuto. Ma il pavimento è bagnato. Ruth ha devotamente lavato il pavimento e non tollera che il giornalista passi prima che si sia asciugato. Ben ha fretta, ma Ruth è inamovibile.  La conversazione lentamente assume toni sempre più “ambigui”, fino a diventare un sequestro. L’uomo delle pulizie è in realtà il sequestratore di giornalisti. Lega Ben alla struttura usata per lavare i pavimenti, e mette in atto il sequestro. Come ce l’ha lui in mente. Il suo obiettivo è punire la realtà che lo circonda, una realtà che – mediante l’azione sempre più “avventata” e approssimativa dei giornalisti – gli hanno condizionato la vita. Il sequestro è prima un “fatto” a due, diviene poi pubblico; su una piattaforma web infatti, il sequestratore tenta di mettere a pubblico ludibrio il giornalista, ma succede qualcosa di inaspettato. I commenti live diventano violenti, inneggiano alla morte del giornalista, al suo assassinio. Reazioni che neanche il sequestratore si aspetta, diventano a loro volta protagoniste dello spettacolo. Fuori il palazzo, intanto, si annidano le forze speciali pronte a fare irruzione contro il sequestratore. Sovrastano le intenzioni del sequestratore. Sovrastano la sua verità. La sua verità di fronte la realtà in cui lui stesso ha volontariamente deciso di metter piede, si dissolve, passa in secondo piano. Ancora una volta. 

Ultima modifica il Martedì, 04 Dicembre 2018 19:37
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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