Lo si sa, il teatro dell’antichità si è da sempre accaparrato l’interesse da parte di appassionati provenienti da tutto il mondo. Una particolare attenzione gli è stata riservata dall’Artista spagnolo Pedro Cano, che in oltre trent’anni di viaggi ha visitato decine e decine di teatri, ritrovandosi nei più importanti siti del Mediterraneo, sia in Italia che altre località, come la Giordania. Da qui è nata l’idea di creare una serie di opere su queste straordinarie strutture, dove è nata l’Arte scenica.
Sono sedici e di grandi dimensioni gli acquarelli di Cano attualmente esposti a Noto, presso il Salone delle Feste di Palazzo Nicolaci dei Principi di Villadorata, dal 3 Dicembre 2022 all'8 Gennaio 2023, per una mostra che prende, appunto, il titolo di Teatros, curata da Paoletta Ruffino e Giorgio Pellegrini, organizzata dall’Associazione Altera Domus.
Si tratta di un percorso molto interessante che vede come protagonisti quelli che spesso e volentieri fanno da cornice ai protagonisti: quegli straordinari teatri, alcuni diventati mete turistiche, altri che ancora vivono grazie l’organizzazione di speciali rassegne. Tutti comunque hanno vissuto la loro epoca d’oro e a vederli oggi appaiono nella loro statura mitica, quasi onirica. Sarà per questo che Cano li dipinge come fossero circondati da una speciale atmosfera che li catapulta nella dimensione del sogno, proprio perché con le loro arcate e con le loro gradinate ci riportano a un passato così lontano che non possiamo che analizzarli attraverso un senso metafisico.
La mostra si avvale del patrocinio della Città di Noto, della Città di Ragusa, della Città di Fabriano, Città Creativa UNESCO, della Città di Ragusa, dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Fabriano e del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano e del contributo di Home Sud Home Real Estate.
La mostra "Teatros" di Pedro Cano, a, ci invita a un viaggio alla scoperta di questa preziosa eredità testimone della forte crescita culturale che esercitò una grande influenza in tuta Europa, nel Nord Africa e nel Medio Oriente; un viaggio da compiersi attraverso le sensazioni prima registrate dall'Artista nei suoi taccuini di viaggio (alcuni presenti in mostra) e poi riemerse in tutte le loro straordinarie atmosfere nei dipinti esposti, quasi come se fosse ancora possibile percepire il vissuto di quei luoghi, ascoltarne i clamori e l'intensa umanità.