L'Orchestra polacca Sinfonia Varsovia si esibisce in Francia in una serie di concerti dal 24 gennaio al 2 febbraio nell'ambito del più grande festival internazionale di promozione della musica classica, La Folle Journée, dedicato ogni anno ad uno o più compositori di un determinato periodo della storia della musica o di una particolare nazione. L'attuale edizione, per la precisione la ventesima, ha per titolo "Des canyons aux étoiles", preso dall'opera sinfonica di Messiaen composta per i duecento anni della dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America.
In programma un ampio panorama di musiche nordamericane dal 1860 ad oggi, con i grandi - Gershwin, Copland, Bernstein, e gli emigranti - Rachmaninov, Korngold, Schoenberg. Un posto di riguardo è riservato alla musica da film, con John Williams e Mancini. Inoltre, un largo spazio alla musica popolare, compresi jazz, blues e musical (Porgy and Bess, My Fair Lady, West Side Story).
La Sinfonia Varsovia si esibisce insieme agli artisti francesi – il pianista David Kadouch e il direttore d'orchestra Jean-Jacques Kantorow, in cinque città della regione dei Paesi della Loira, con un programma comprendente l'Adagio per archi di Barber, la Rhapsody in Blue di Gershwin e la Rapsodia su un tema di Paganini op.43 di Rachmaninov.
A Nantes l'orchestra polacca, diretta da Kantorow e da Robert Treviño, accompagna solisti come Claire Désert, Florent Boffard, Makoto Ozone, Nicola Benedetti, Romain Guyot. Un repertorio davvero straordinario: le suite Billy the Kid di Copland e Grand Canyon di Grofé; i Concerti per pianoforte di Martinů (IV H. 358 Incantation) e Schoenberg (op. 42); il Concerto per violino op.35 di Korngold, Un Americano a Parigi di Gershwin, e di Williams le colonne sonore di Schindler's List e Star Wars. Con la Big Phat Band di Gordon Goodwin i musicisti polacchi eseguono la famosa Pantera rosa e Peter Gunn di Mancini e il Concerto per clarinetto di Shaw con il solista Romain Guyot.
La Folle Journée ha in René Martin il suo ideatore e realizzatore, a cui si devono tra l'altro numerose e riuscite imprese concertistiche di musica classica nel mondo, e la fondazione del Centre de Realisations et d'Etudes Artistiques à Nantes (C.R.E.A.) per la gestione e organizzazione de La Folle Journée. L'idea motore del festival sta nel favorire il superamento di certe reticenze nei confronti della musica classica, attraverso l'incentivazione e la facilitazione alla partecipazione ai concerti, mantenendo al tempo stesso alto il livello artistico delle esecuzioni. I concerti, solitamente di breve durata, si tengono praticamente non stop in varie sale, a prezzi dei biglietti veramente accessibili. L'incontro con la musica, rivolto a tutti e in particolare ai giovani, crea poi una sorprendente atmosfera, propria dell'arte, quella vera, che fa crollare ritrosie e distanze.
Il festival è con grande successo ospitato annualmente in altri paesi oltre alla Francia, come Spagna e Giappone, nella cui vita culturale vanta un'ormai consolidata posizione e una rilevante popolarità. La Polonia si è unita al gruppo nel 2010 con un memorabile Chopin Open. L'orchestra Sinfonia Varsovia è tra gli enti organizzatori del festival, insieme all'Opera Nazionale che lo ospita abitualmente nella propria sede, il Teatro Wielki. Il pubblico polacco ha risposto da subito con forte entusiasmo e partecipazione. I dati della scorsa edizione parlano da soli: 3 giorni di festival, circa 60 concerti, 1000 musicisti, 40.000 spettatori.
La prossima Folle Journée di Varsavia sarà dal 26 al 28 settembre 2014.
La Folle Journée di Gabriella Buzzi
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