Dopo l'intenso periodo dei galà natalizi – i "Christmas Circus" sono un fenomeno soprattutto nord europeo che continua a raccogliere un grande consenso tra pubblico e sponsor – arriva il tempo dei festival e delle rassegne per il circo del nostro continente. Numeri e creazioni della più diversa natura vengono raccolti per dar vita a competizioni che passano al vaglio di giurie composte da direttori, agenti, coreografi, esperti. Si tratta di momenti che permettono di dare visibilità alle performance prodotte e agli operatori del settore di incontrarsi. Dopo quello di Budapest – che si è svolto all'interno del rinnovato stabile risalente all'epoca sovietica, sempre ricco di fascino – tocca a Monte-Carlo mentre alla fine del mese l'attenzione si sposterà a Parigi per il "Cirque de Demain", riservato alle nuove tendenze.
Non vi sono dubbi che quello che prenderà il via nel Principato di Monaco sia il festival per definizione, la vetrina di maggior prestigio e spessore artistico che l'arte circense possa offrire. Ciò non solo grazie al richiamo mondano che la collocazione della manifestazione garantisce di per sé ma soprattutto per la capacità che ha la kermesse monegasca di rappresentare in modo compiuto tutte le espressioni dell'arte circense attuale dando loro una visibilità mediatica senza eguali.
Giunto alla sua trentottesima edizione, il Festival International du Cirque de Monte-Carlo, presieduto in modo effettivo dall'appassionatissima Principessa Stephanie e diretto con equilibrio da Urs pilz, si chiuderà il 21 gennaio col "galà de cloture" e la consegna dei premi (la serata verrà poi replicata fino al successivo 26) per poi trovare il suo epilogo in "New Generation" (1-2 febbraio), concorso deidicato ai giovani talenti della pista.
Come sempre ci si attende di essere sorpresi scoprendo qualche novità assoluta anche se molte delle attrazioni in gara sono note nel circuito circense. Certamente la troupe acrobatica cinese di Wuhan è tra quelle più accreditate per la vittoria finale considerato che proporrà una combinazione di acrobazie al trampolino elastico e di "giochi icariani" (ovvero quando un agile viene lanciato e ripreso dai piedi del porteur) con piattaforme issate su un grande pendolo girevole: un'impressianante e forse un po' astrusa operazione che certamente colpirà l'immaginario del pubblico. Altro gruppo molto accreditato è quello dei russi Sokolov che presenteranno l'acrobatica alla basculla sotto la guida del noto coreografo Alexander Grimailo.
Per quanto riguarda il controverso tema dell'addestramento degli animali la direzione artistica del festival si è sempre battuta per la loro presenza a patto che le condizioni di stabulazione e presentazione siano di altissimi profilo: a Monte-Carlo il dressage è giustamente considerato un patrimonio culturale da preservare e far progredire. Proprio in questo settore per l'Italia sarà in concorso Vinicio Canestrelli Togni, esponente della celebre dinastia, che presenterà un grande carosello equestre di cavalli in libertà che ha ottime possibilità di accedere al podio.
Tutto questo e molto altro sotto la volta dello chapiteau che guarda il Mediterraneo dal Principato. Non ci resta che attendere il verdetto della giuria presieduta da Stephanie di Monaco.
Francesco Mocellin