Il mito di Faust nella Pompei delle Alpi
Al Belfort Campus Theatre Luca Micheletti plasma il futuro del teatro
di Nicola Arrigoni
Il teatro, la storia e la memoria dei luoghi che s'inverano nel qui e ora della scena e producono pensiero, mito, fabula e nutrono il futuro. Luca Micheletti e Claudia Scaravonati sono gli ideatori del Belfort Theatre Campus alla sua seconda edizione che si terrà da venerdì 17 agosto al prossimo 23 agosto. Dopo aver lavorato l'anno scorso su La tempesta di Shakespeare, quest'anno il focus sarà su L'Histoire du soldat di Stravinskij e sul Faust di Goethe. Tutto nasce da una consapevolezza del giovane e agguerrito drammaturgo, attore e regista bresciano: che sia indispensabile creare opportunità per giovani attori, che sia necessario fare comunità teatrale per elaborare un pensiero critico, attivo, partecipato che prenda spunto dai grandi miti archetipici della cultura occidentale. E a giudicare dal successo di candidature arrivate per partecipare all'edizione 2018 di Belfort Theatre Campus, Luca Micheletti sembra averci visto giusto.
«Sono arrivate centinaia di curricula da tutta Italia e abbiamo dovuto selezionare solo una ventina di ragazzi — spiega Luca Micheletti, drammaturgo, attore, regista —. Il campus alla sua seconda edizione vuole essere uno spazio di alta formazione per attori ed è il prosieguo della felice collaborazione che la compagnia I Guitti intesse da una decina d'anni con la comunità di Piuro e con l'Associazione Italo-svizzera per gli scavi di Piuro. L'associazione ci permette di dare vitto e alloggio ai ragazzi e per una decina di giorni creare una comunità di artisti in cui si crea e si riflette, quest'anno sul tema di Faust». Parteciperanno al Campus: Francesca Astrei, Andrea Bellacicco, Marco S. Bellocchio, Emanuela Caruso, Simone Chiacchiararelli, Giacomo Ferraù Giacomo, Veronica Franzosi, Marzia Gallo, Lorenza Lombardi, Luca Massaroli, Valentina Mandruzzato, Giuseppe Palasciano, Francesca Zaira Tripaldi, Giulia Visaggi e Maria Luisa Zaltron, i volontari: Francesco Errico, Matteo Ippolito, Francesco Martucci, Michele Nicolino e in qualità di uditori: Sebastiano Bronzato, Francesca Geromini, Clara Marchesi, Silvia Mauri, Silvia Rutigliano.
Micheletti, avvalendosi della collaborazione dell'attrice Claudia Scaravonati, porterà avanti un campus intensivo su Stravinskij e Goethe, cercando suggestioni e stimoli di spazi e ambienti della Valchiavenna che hanno il loro fascino non solo nella natura impervia e cupa della valle, ma anche nei segni della storia.
«Il rapporto con Piuro nasce da lontano e dalla storia di Belfort, l'antico nome di Piuro, raso al suolo da un'enorme frana nel 1618, la cui eco pervase l'Europa intera tanto da far guadagnare al paese l'appellativo di Pompei delle Alpi. La distruzione di Belfort fu vissuta dai sopravvissuti e dai cronisti come una vera e propria Apocalisse, una punizione divina per le colpe d'una società corrotta dedita al libero commercio mercantile e carnale. In più occasioni il luogo e la collaborazione con la comunità di Piuro mi hanno ispirato testi che ho raccolto nel volume Scenari di Belfort».
Si tratta di una frequentazione di conoscenza e cultura del territorio, coltivate da Luca Micheletti, che hanno ora nel Belfort Campus Theatre una loro prosecuzione ideale, un passaggio di testimoni fra generazioni di attori o aspiranti teatranti. Ecco allora che interrogarsi su Faust e su L'Histoire du Soldat che altro non è che una rilettura novecentesca del mito faustiano, ma è anche un'occasione per inventarsi la genesi di una 'nuova generazione di artisti' da edificare – simbolicamente – sulle macerie e sulla memoria di un mondo che non c'è più, di una comunità che in Belfort conserva la memoria di una cancellazione naturale che fu vista come Apocalisse.
Alla fine del campus – il prossimo 23 agosto alle 18,30 - verrà presentato l'esito del lavoro fatto, mentre a inizio settembre nei giorni che ricordano la frana che cancellò la comunità di Belfort, Luca Micheletti e i Guitti metteranno in scena il testo del giovane drammaturgo, Quando il sole non tornò, una libera rilettura di quell'apocalisse della montagna che viene ripercorso attraverso stazioni violente e breve in cui — spiega Micheletti — «leggende di storia locale e fatti di cronaca sono intrecciati fino a confondersi con le vicende dei cinque soli sopravvissuti ad un'epica frana che, cambiando i connotati di una valle cambia sia materialmente che simbolicamente la loro Weltanchauung».
Insomma storia e favola s'intrecciano e lo faranno sotto il segno di Faust e di quella nuova umanità che a Belfort è costituita dagli attori che hanno accolto l'invito del Campus di Luca Micheletti e Claudia Scaravonati. In tempi di bisogno di senso, di radici culturali non escludenti ma inclusivi, Belarus Theatre Campus è una bella risposta ai particolarismi, alle chiusure, al sovranismo, un campus che guarda all'internazionalità, alle comuni radici europee di una cultura occidentale che non vuole arrendersi al suo tramonto.