Festival del Circo
PER MONTE-CARLO ARRIVA LA XLI EDIZIONE
Gli habitué del festival e gli addetti ai lavori hanno ancora negli occhi e nell'anima le immagini e le intense emozioni offerte dall'edizione scorsa della grande kermesse monegasca dedicata al circo. Il "Festival International du Cirque de Monte-Carlo", infatti, ha presentato per il 2016 un programma speciale, senza competizione, che prevedeva la partecipazione di una sorta di "the best of.." del panorama circense mondiale sia in tema di specialità che di generi e stili rappresentati.
Quella che prenderà il via il prossimo 19 gennaio 2017, invece, tornerà ad essere la classica edizione competitiva della rassegna, la quarantunesima in quarantaquattro anni, ed assegnerà come sempre i "Clown" d'oro, d'argento e di bronzo, le preziose statuette paragonabili agli Oscar cinematografici.
Saranno trenta le attrazioni in concorso nella kermesse principale e altre quindici in quella riservata alle giovani speranze "New Generation" che si svolgerà in coda, agli inizi di febbraio.
Nonostante i "numeri" provenienti dalla Russia e dalla Cina continuino ad essere assi rappresentati e quasi sempre in odor di premio, dando uno sguardo ai partecipanti può dirsi confermata una tendenza in atto da qualche anno, ovvero una distribuzione per paesi di provenienza e per tipologie stilistiche assai variegata, segnale di una vivacità del settore figlia anche del diffondersi di numerose scuole ed accademie che si occupano della formazione degli artisti anche al di fuori delle famiglie tradizionali.
Tra le star più attese dagli appassionati ed addetti ai lavori vanno segnalati i fratelli russi Askold ed Edgar Zapashny che arriveranno nel Principato di Monaco in compagnia di un gruppo di quattordici leoni e tigri presentati in modo sorprendente con i due domantori che recitano come dei veri attori. Si tratta della prima apparizione fuori dai confini della madrepatria per i due fratelli che in Russia sono considerati due autentiche celebrità riconosciute anche al di fuori dell'ambito circense: figli d'arte – il padre Walter era un grande addestratore a sua volta – oggi dirigono l'importante organizzazione moscovita indipendente da quella statale, il "Grande Circo di Mosca", che ha sede presso l'edificio conosciuto da tutti come "Bolschoi" che è pure il più grande stabile del mondo riservato esclusivamente all'attività circense con oltre 3300 posti a sedere. Per loro prevedere l'attribuzione di un "Clown d'Oro" non è certo un azzardo.
Sette le grandi troupe che si cimenteranno nelle diverse discipline dell'acrobazia, provenienti da Russia, Cina, Svizzera e Colombia mentre il parterre complessivo dei partecipanti copre quindici nazioni.
L'Italia parteciperà autorevolmente alla rassegna riservata ai giovani talenti "New Generarion" con l'adolescente Ivan Zoppis, eccellente prodotto del lavoro dell'Accademia d'Arte Cirense di Verona", che si cimenterà in un numero alle cinghie aeree giò premiato al Festival di Wiesbaden.
Il ritorno alla competizione dopo l'edizione celebrativa del 2016 non potrà che aggiungere ulteriore vis attractiva al naturale fascino di questa manifestazione voluta dal Principe Ranieri III per la quale vale davvero il detto "sempre copiata ma mai eguagliata". Il conto alla rovescia sta per iniziare.