La serie è stata trasmessa nel mese di marzo del 2017 su Netflix ed appartiene al genere "dramma adolescenziale"; infatti, è incentrata su temi delicati come il suicidio, la violenza sessuale, l'omosessualità e il bullismo, argomenti che attualmente vengono discussi nei telegiornali, giornali e anche nelle scuole. Si tratta di violenze che diventano più gravi se a subirle sono persone che si trovano in una fase delicata della vita. Basta anche una sola battuta per lasciare un segno indelebile nell'animo di un adolescente.
La serie presenta due protagonisti: Hannah Baker, interpretata da Katherine Langford, e Clay Jensen, interpretato da Dylan Minnette. Quest'ultimo riceve una scatola contenente sette cassette e un lettore VHS, in cui è registrata la voce di Hannah. La ragazza, prima di suicidarsi, indica i tredici motivi per cui si è suicidata, due motivi per ogni cassetta; ogni motivo contiene il nome della persona che ha causato il suicidio. Anche Clay è uno dei tredici motivi e, grazie a lui, riviviamo i fatti raccontati dalla ragazza. Ci sono, dunque, due piani narrativi: il passato, in cui rivediamo Hannah; il presente, in cui incontriamo Clay e molti altri personaggi, la maggior parte "amici" di Hannah e studenti di un liceo americano.
La serie ha avuto subito molto successo soprattutto tra i ragazzi adolescenti perché tratta problemi che commuovono e suscitano tanti sentimenti; ma ha anche subìto delle critiche negative, perché molti, soprattutto genitori, pensano che istighi al suicidio, perché molti ragazzi hanno già imitato la scelta della ragazza, suicidandosi e lasciando delle cassette, specialmente in Florida.
In molti altri paesi, come Canada e in Australia, è vietata la visione della serie ai minori di 18 anni.