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Accademia dei Filodrammatici : Milano, Lombardia In evidenza

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Accademia dei Filodrammatici

Milano

FILO danza FILO recitazione FILO biblioteca
 
La scuola deve essere il luogo dove iniziare un processo personale per essere artisti duttili ed esplorativi in grado di valutarsi, di scegliersi i maestri da seguire e da "tradire", di individuare un proprio percorso nel mondo del teatro. La scuola dunque come ambito di ricerca non come struttura che imponga modelli precostituiti.
 

L' OFFERTA FORMATIVA

I corsi prevedono questi insegnamenti:
recitazione (fase I, II, III)
dizione
tecniche vocali
educazione corporea
danza contemporanea
canto
cultura teatrale
storia del costume e trucco

Nell'organizzare la propria attività l'Accademia segue alcune linee guida fondamentali:

La scuola deve dare delle basi tecniche che permettano all'allievo di conoscere e padroneggiare il proprio strumento fisico e vocale per essere realmente autonomo nella realizzazione del proprio fare artistico. Sono quindi curati tutti gli insegnamenti specifici (voce, canto, movimento, danza...) che lo liberino dalle inibizioni e gli forniscano quanti più stimoli espressivi possibile.

La scuola deve essere il luogo dove iniziare un processo personale per essere artisti duttili ed esplorativi in grado di valutarsi, di scegliersi i maestri da seguire e da "tradire", di individuare un proprio percorso nel mondo del teatro. La scuola dunque come ambito di ricerca non come struttura che imponga modelli precostituiti. A questo scopo non solo sono previsti seminari e incontri con insegnanti, attori e registi italiani e stranieri durante il corso di studi, ma anche il percorso curricolare prevede che l'insegnamento di recitazione sia affidato a tre diversi docenti e che i saggi finali siano affidati a personalità esterne alla scuola.

La scuola vuole offrirsi come lo spazio di un lavoro protetto. Uno spazio dove è possibile rischiare ed esporsi in un clima di attenzione al processo e non al risultato; dove si possono verificare, da apprendisti artigiani, il lavoro e la fatica che occorrono per acquisire strumenti; dove si impara una disciplina che nasce da ciò che si fa e che si vuol fare bene; dove si conquista la capacità di rivendicare la propria individualità nel rispetto dei propri compagni di lavoro, al servizio dello spettacolo da costruire nell'ascolto e nella relazione.

La scuola cerca di mettere gli allievi, già nel periodo del corso, in rapporto con la concretezza e i problemi del mondo teatrale in cui si immetteranno e in cui opera la maggioranza dei docenti stabili dell'Accademia. Lo scenario professionale attuale richiede sempre di più che un attore sappia andare oltre una dimensione di interprete per farsi autore o addirittura imprenditore del proprio lavoro. E in questa direzione la scuola stimola l'acquisizione di competenze e abilità ma anche la formazione di un bagaglio culturale che renda sempre più consapevoli, nella lucida coscienza di ciò che si fa, di come lo si fa e per chi lo si fa.

La scuola ha un'ottica di educazione permanente. Promuove una serie di iniziative per i suoi ex-allievi, che apre anche ad attori provenienti da altre scuole ed esperienze. Sostiene con una borsa di lavoro progetti teatrali dei più recenti diplomati, organizza laboratori sulla drammaturgia o su tecniche particolari, favorisce con borse di studio la partecipazione a seminari di altre scuole od organizzazioni teatrali. L'Accademia, più brevemente, vuole essere una casa a cui ritornare.

Accademia dei Filodrammatici

Accademia dei Filodrammatici

Il 7 luglio 1796 i cittadini Bernardoni e Giusti, rappresentanti di un gruppo di giovani borghesi, ricevono l'autorizzazione ufficiale alla loro attività di dilettanti drammatici ed uno spazio adeguato dove allestire sistematicamente rappresentazioni per un pubblico numeroso: nasce a Milano, nel teatrino del Collegio dei Nobili, quella che allora si chiamava "scuola di declamazione".

Quando la sede torna alle sue funzioni scolastiche, il gruppo, entusiasticamente denominatosi Teatro Patriottico, ne ha in cambio la chiesa sconsacrata dei SS. Cosma e Damiano, situata in quella che prenderà il nome di via Filodrammatici. La chiesa viene in seguito trasformata in teatro con il contributo del Canonica, del Piermarini e del Pollack e la nuova sala viene inaugurata il 12 dicembre 1800.

Nel 1805, infine, quando il Teatro Patriottico, si trasforma definitivamente in Accademia dei Filodrammatici, viene istituita ufficialmente anche la Scuola d'arte drammatica, che avrà per tutto l'Ottocento maestri prestigiosi, da Francesco Augusto Bon ad Alamanno Morelli, da Giovanni Ventura, che dell'Accademia era stato anche allievo, a Giuseppe Giacosa.

L'attività del teatro dell'Accademia, nel quale si alternano attori di grande fama, consente un'osmosi assolutamente rara, fra palcoscenico e scuola, perfeziona gli appassionati dilettanti e addestra nuovi attori per le compagnie professionali. Si può quindi considerare la prima scuola d'arte drammatica.

Nel 1885 il teatro viene completamente rinnovato al suo interno e dotato di illuminazione elettrica. Quell'anno segna una svolta fondamentale: l'Accademia riserva per sé la sala una volta alla settimana, per le esercitazioni degli allievi e per le sere dei saggi finali, ma per il resto del tempo il teatro ospita compagnie di giro (presenze costanti la Duse e Angelo Musco) e diventa sede di una compagnia stabile. Nell'autunno del 1888 Giuseppe Giacosa assume la direzione della scuola, le discipline previste sono: lettura ad alta voce e recitazione, storia del teatro e del costume, contegno, ballo e scherma (riservata questa ai soli allievi maschi).

La II guerra mondiale sospende ogni attività e nell'agosto del 1943 un'incursione aerea distrugge gran parte dell'edificio.

La ricostruzione viene affidata a Luigi Caccia Dominioni e alla riapertura nel 1947, Dora Setti ed Esperia Sperani danno nuovo impulso alla scuola.

Il 1970, infine, vede la riapertura anche del teatro.

Col passare degli anni organizzazione e discipline sono state via via rinnovate con un'attenzione sempre costante a come mutano la funzione e la fisionomia del teatro, e nella fedeltà allo spirito, mai cambiato nel corso di una vicenda secolare, del primo articolo dello Statuto.

Accademia dei Filodrammatici

Accademia dei Filodrammatici
Via Filodrammatici 1, 20121 Milano
t + 39 02 86460849
f + 39 02 86910551
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www.accademiadeifilodrammatici.it
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L'Accademia dei Filodrammatici si trova nel centro di Milano, di fianco al Teatro alla Scala, a due passi dal Duomo e dalla Galleria Vittorio Emanuele II.

L'Accademia è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Metropolitana:
Linea 1 – rossa fermata Duomo o Cordusio
Linea 3 - gialla fermata Duomo
Tram:
Linea 1

Ultima modifica il Lunedì, 20 Maggio 2013 11:40
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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