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VIVISSIME CONDOGLIANZE - 
regia Sasà Neri

"Vivissime condoglianze", regia Sasà Neri. Foto Dino Costa "Vivissime condoglianze", regia Sasà Neri. Foto Dino Costa

tratto da Visita di condoglianze di Achille Campanile
Regia di Sasà Neri
Interpreti: Vivina Guerra, Sabina Bongiovanni, Gisella Camelia,
Antonella Cocuccio, Claudio Comisi, Giorgia Costanzo, Paola Crescenti,
Adele Denaro, Simone Freni, Ornella Idotta, Angela Laganà,
Antonella Marino, Paolo Messina, Marzia Mondo,
Valentina Paladino, Giusy Ruggeri, Barbara Scorza
Aiuto regia: Alice Ingegneri
Direzione musicale: Giulio Decembrini
Produzione: EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri- Messina
al Teatro della Luna Obliqua di Messina 2 e 3 marzo 2019

www.Sipario.it, 5 marzo 2019

É nato a Messina un nuovo spazio teatrale. Si chiama Il Teatro della Luna Obliqua, si trova al n.136 della centrale Via Garibaldi, quasi di fronte alla Prefettura, a due passi dalla bella Passeggiata a Mare e dalla falsa copia del Nettuno del Montorsoli, allievo di Michelangelo, (l'originale si trova nel Museo regionale della città). L'entrata è quella d'una bottega, poi si scende in un cantinato messo a nuovo dove c'è una piccola scena e 80 posti a sedere, tanti quanti quelli della Huchette di Parigi. Lo dirige Sasà Neri, regista e leader dell'Esos Theatre di cui ci siamo occupati nel recente passato su questo giornale in occasione di alcune sue messinscena come Giuda, la cena e Hamlet, the Gothic Musical. Forse per scaramanzia il Teatro è stato inaugurato con Vivissime condoglianze, tratto dalla Visita di condoglianze di Achille Campanile e messo in scena dalla Ladies & Gentlemen Theater Company, un gruppo di diciassette over 35 (e più) che hanno provato, non tutti, a salire sul palcoscenico per la prima volta diretti dallo stesso Neri. Prima dello spettacolo gli spettatori, quasi nella veste di conoscenti che fanno visita alla vedova del defunto Paolo, incorniciato in una foto bene in evidenza, sono avvicinati garbatamente dal gruppo degli attori che daranno vita poi ad un esilarante spettacolo che ha il sapore d'un aperitivo per la sua incisiva brevità. I lavori di Campanile, come si sa, non sono facili da raccontare perché caratterizzati da una profonda ironia e da un humor nero che rasenta il surrealismo e il Teatro dell'assurdo di Ionesco. Qui il protagonista è un funerale da ridere con al centro la vedova Matilde di Vivina Guerra, attorniata da parenti e amici più o meno addolorati e affranti, dai vestiti squillanti e dal trucco pesante, quasi sbucati fuori da uno spettacolo da Grandguignol. Intorno alla vedova che piange la morte del marito, il gruppo evidenzia un dolore di circostanza, perché non tutti conoscevano intimamente lo scomparso. Succede pure che durante la visita gli "amici" si mettano a piangere per un altro morto, tale Piero (personaggio da cui prende il nome un altro lavoro di Campanile titolato Il povero Piero per il quale si scoprirà poi che è vivo e vegeto) che tanti conoscono al punto da confondere i due morti e se davvero si trovano in quella casa per rendere omaggio all'uno o all'altro. E' chiaro che da queste situazioni grottesche scaturiranno tutta una serie di equivoci, falsità, colpi di scena, ipocrisie e naturalmente tante risate, rallegrate pure da canzoni accompagnate al piano da Giulio Decembrini.

Gigi Giacobbe

Ultima modifica il Martedì, 05 Marzo 2019 14:24

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