testo e regia: Roberto Cavosi
con Pamela Sabatini, Mario Schittzer, Fabio Trunfio
Milano, Teatro Franco Parenti, dal 12 al 18 maggio 2008
Due giovani di Locri, Mario e Valeria, si ritrovano una notte dopo anni nella loro città sotto un lampione dalla luce spenta: è il luogo dove la ' ndrangheta ha ucciso il padre del ragazzo sei anni prima. Mario per il trauma quel giorno lontano perse la parola e venne portato in una clinica a Roma, dove ora vive. I due protagonisti di «Notte di epifania», di cui Roberto Cavosi è autore e regista, parlano della loro amicizia, del loro amore infantile segnato da un violento distacco, e soprattutto parlano della difficoltà di vivere in una terra dove la criminalità organizzata trasforma «in cenere» ogni iniziativa e ogni speranza. Lei non ci sta, Valeria è una di quei «ragazzi di Locri» che combattono con le armi che hanno: la parola, la tenacia e, appunto, la speranza da opporre alla paura che rende prigionieri e omologa tutti in una zona grigia di accettazione fangosa e acquiescente. Nei loro discorsi il privato di un amore giovanile si intreccia alla lotta per un difficile riscatto. Un parlare che si dipana sul filo di un lirismo che tiene la vicenda in bilico tra sogno e realtà, fino all' arrivo del fratello di lei che svelerà la verità del racconto. Un palcoscenico vuoto, una scala, un lampione e una bicicletta per una storia d' impegno civile «per essere sentinelle contro la notte», interpretata con bella freschezza da Pamela Sabatini, Mario Schittzer, Fabio Trunfio. Al Franco Parenti, fino a domenica
Magda Poli