venerdì, 19 aprile, 2024
Sei qui: Home / H - I - J - K / HISTORY BOYS (THE) - regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani

HISTORY BOYS (THE) - regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani

The history boys The history boys Regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani

di Alan Bennett
traduzione di Salvatore Cabras e Maggie Rose, regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Elio De Capitani [Hector], Ida Marinelli [Mrs Lintott], Gabriele Calindri [Il preside], Marco Cacciola [Irwin], Giuseppe Amato [Scripps], Marco Bonadei [Rudge], Angelo Di Genio [Dakin], Loris Fabiani [Lockwood], Andrea Germani [Timms], Andrea Macchi [Crowther/pianista], Alessandro Rugnone [Akthar], Vincenzo Zampa [Posner]
luci di Nando Frigerio
produzione Teatridithalia
Teatro Elfo Puccini, Milano dal 19 ottobre al 20 novembre 2011

www.Sipario.it, 28 novembre 2011
Grevi son le parole di Mercurio dopo i canti di Apollo,
Voi per la vostra strada noi per la nostra (pene d'amore perdute, atto V scena II)

E la matematica non è un opinione

Che la matematica non sia un opinione sovente si è detto sempre si è insegnato ma c'è ancora una cosa a voler essere precisi: questo è giusto e saggio solo se si parla di calcolo e il calcolo è un opinione dettata da una convenzione data dall'addizione e dalla sottrazione. L'addizione che porta ad accumulare nuove ricchezze, la sottrazione che ci fa diventare sempre più poveri portandoci sempre più vicino allo zero quel limite stabilito per quel conto alla rovescia che ci tendere a + o – infinito, in una tragico viaggio verso il nulla. Verso il silenzio. Ma per fortuna c'è il limite quel limite di zero che tende a infinito e che ci salva dalla deriva. Il resto è storia nota di pende da quanto siamo disposti a rischiare sul piatto della roulette della nostra esistenza. È così che la matematica non è un opinione dettata dal calcolo ma dalle parole. Il linguaggio del nostro universo convenzionale. Un universo sempre più in lotta e stretto in uno spazio vitale teso a rafforzare i confini della propria cultura. Divorato dall'ansia di non cedere i propri privilegi neppure di fronte alle disgrazie che hanno colpito i nostri padri. È così che history boys rivela il volto di una classe morta soffocata da un mondo che è per dirla con le parole di Wittgenstein tutto ciò che accade. E su ciò di cui non si può parlare si deve tacere. È così che la cultura la fa da padrone in questo spettacolo attraverso i versi e le parole di alcuni tra i più importanti filosofi e poeti della nostra civiltà da Platone a Pascal da Shakespeare a Sartre da Withman a Kipling per citarne solo alcuni un background quello presentato in scena da Bruni e De Capitani che che ci consente di ripartire da Ground Zero.

E sembra proprio essere questo l'orizzonte che fa perdere il senno e il sonno a questa manciata di ragazzi e professori più o non più giovani che si muovono incessantemente sotto le luci della ribalta dell'Elfo e animano per tre ore i fantasmi della nostra storia di uomini sopravvissuti alla tragedia delle due Grandi Guerre che hanno agitato e sconvolto la scena mondiale in un gioco scenico ben calibrato e scandito da un ritmo della recitazione in perfetta linea con lo stato d'animo di chi tra il pubblico assiste ugualmente diviso tra l'inquietudine e il divertimento. L'inquietudine delle tragedie legate alla macelleria bellica che ha avuto il suo culmine nel tema scottante dell'Olocausto e degli olocausti che ogni tanto si ripetono e il freddo calcolo teso a superare con profitto l'esame di ammissione all'Università per poter lanciarsi alla conquista del proprio posto al sole su un mercato del lavoro in cui il peso della nozione riempie sempre più il fardello del nostro sapere lasciando sempre più, meno, spazio alla dissertazione ad amplio respiro quella che permette di far quadrare il cerchio del sic et nunc mettendoci di fronte alle responsabilità a cui siamo chiamati ad assolvere con il nostro operato di fronte alla storia.

E' così che nelle parole degli attori e nelle considerazioni di Preside e Professori la matematica diventa un linguaggio che attraverso il calcolo permette di esprimere una valutazione in termini di convenienza o meno di fronte a ciò in cui inciampiamo nel corso della nostra vita. E il pro e il contro diventano un opinione dettata dalle parole, da quelle parole scritte sui libri, da alcuni, che si rivelano sulle labbra di questi attori talvolta capaci di dare un senso alla nostra vita e di farci procedere non più soli sul nostro cammino verso il nulla, lo zero ab aeternum. E' così che History Boys nella regia di Bruni e De capitani diventa il piatto di quella roulette russa che preserva un solo colpo in canna destinato al Babbeo che tutto legge e che tutto annota sul suo quaderno senza riflettere, senza essere capace di contare fino a 7. Sette quante sono le intelligenze dimostrate dagli uomini che concorrono a mettere ordine nel nostro universo. Ma, le altre due, quelle, sconosciute che quando è nata malizia erano assenti (l'ingenuità e la bontà) rimangono in silenzio, senza parole, ad assistere all'evoluzione di questo mondo volto sempre più alla ricerca di nuovi valori su cui fondare la propria esistenza e di un'altra scuola di pensiero capace di proiettarci verso il futuro.

Cinzia Viscomi

Ultima modifica il Domenica, 11 Agosto 2013 09:23

Iscriviti a Sipario Theatre Club

Il primo e unico Theatre Club italiano che ti dà diritto a ricevere importanti sconti, riservati in esclusiva ai suoi iscritti. L'iscrizione a Sipario Theatre Club è gratuita!

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.