Stampa questa pagina

BLACK'S TALES TOUR (THE) - regia Licia Lanera

"The Black's Tales Tour", regia Licia Lanera "The Black's Tales Tour", regia Licia Lanera

di e con Licia Lanera
e con Qzerty
regia Licia Lanera
scene Giorgio Calabrese
costumi Sara Cantarone
luci Martin Palma
sound design Tommaso Qzerty Danisi
consulenza artistica Roberta Nicolai
organizzazione Antonella Dipierro
regista assistente Danilo Giuva
produzione Fibre Parallele
coproduzione CO&MA Soc. Coop. Costing & Management
e con il sostegno di Residenza IDRA e Teatro AKROPOLIS nell'ambito del progetto CURA 2017
e di Contemporanea Festival/Teatro Metastasio
Teatro Parenti, Milano, dal 31 ottobre al 12 novembre 2017

www.Sipario.it, 16 novembre 2017

Licia Lanera e le fiabe "nere" mai raccontate

Buio. Effetto fumo bianco. Musica elettronica a "palla". Una voce che ci presagisce una notte insonne popolata da incubi. E poi lei, Licia Lanera (già interprete in altri spettacoli, da noi apprezzati, della compagnia Fibre parallele) attrice, drammaturga e regista di questa pièce, che avanza e si mostra al pubblico vestita in un body di pelle nera con stivaloni da cubista e microfono in mano. È questo l'inizio suggestivo, di "The black's tales tour" che, diciamolo subito, è il punto forte di tutto uno spettacolo dal taglio underground, fortemente imperniato sul teatro di ricerca. Dopo questa atmosfera introduttiva dal forte impatto emotivo ci siamo chiesti come la protagonista avrebbe potuto sostenere, tenendosi su questo livello, il resto della messinscena: un tour di favole nere (le black tales), tra cui la Sirenetta, Biancaneve, Scarpette rosse, La regina delle nevi, Cenerentola; un tour dal sapore horror molto diverso da quello dolce che le nostre mamme ci trasmettevano, raccontandoci quelle storie che ci accompagnavano nel sonno. Piedi mozzati, sorellastre malvage, coltelli che trafiggono il cuore, uno specchio troppo severo sono alcuni fra gli elementi immaginari, pulp, che colorano di nero le fiabe. Il racconto di un mondo inesistente che nel finale si trasforma nel mondo "reale" delle ossessioni che perseguitano la mente della protagonista. Sogno e realtà si mischiano. Inconscio e conscio si confondono. Siamo noi che inventiamo le fiabe o sono le fiabe che condizionano la nostra vita?
Una drammaturgia accattivante ed originale (soltanto un po' ripetitiva in qualche parte), una regia basata sull'uso efficace di luci e musiche (bellissime di Tommaso Qzerty Danisi), compongono un binomio già di per sé valido a cui si aggiunge un lavoro attoriale fisico e interpretativo di qualità. Licia La-nera sostiene con l'energia e il gioco della voce e del corpo uno spettacolo "nero" il cui inizio, come già detto precedentemente, ci ha impressionato ma anche lasciato dubbiosi sulla sua capacità di farci rimanere concentrati su quelle alte frequenze emotive. Uno spettacolo riuscito. Da vedere.

Andrea Pietrantoni

Ultima modifica il Domenica, 25 Febbraio 2018 11:54

Articoli correlati (da tag)

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.