di Mario Gelardi
Regia Maurizio Panici
Scene e costumi Alessandro Chiti
Musiche Paolo Vivaldi
Luci Roberto Rocca
con Pino Strabioli e Alice Spisa
Roma, Teatro della Cometa, dal 21 ottobre al 9 novembre 2014
Strabioli diverte, commuove e si diverte
Ancora carico degli applausi ricevuti alla prima assoluta al Festival di Todi, arriva al Teatro della Cometa di Roma, il nuovo testo di Mario Gelardi. Nell'Italia del boom un sarto di mezza età, con velleità artistiche frustrate, è suo malgrado costretto a confezionare abiti e divise militari. Le lunghe giornate nel laboratorio di Lucio - è questo il nome del protagonista - sono scandite dai successi di Rita Pavone, Mina, Michele e della Spaak che riecheggiano dalla radio e dal giradischi. La televisione trasmetteva ancora soltanto la sera.
Correva l'anno 1963. I pettegolezzi mondani su Sofia Loren, che riempie le pagine delle riviste patinate per la chiacchierata storia d'amore con Carlo Ponti, sono interrotti dalle notizie dell'assassinio del Presidente Kennedy e della tragedia del Vayont. Lucio è fondamentalmente un buono e, come tutti i buoni, non riesce, o forse non può dire di no. E' così che si ritrova a dover preparare in pochissimo tempo l'abito da sposa per la figlia di un generale. Obbligato a chiedere aiuto, arriva nel suo atelier e nella sua vita una ricamatrice, Nunzia, interpretata con garbo e fantasia da Alice Spisa, vincitrice del premio Ubu 2013 come esordiente. I due si scrutano, si annusano, marcano il territorio, ma alla fine, confessando ognuno il proprio segreto all'altro, si ritroveranno anime gemelle in un riscatto catartico e liberatorio per entrambi.
Pino Strabioli, calibrando perfettamente le varie sfumature del personaggio, burbero, paterno, gioioso, logorroico, tenero, inguaribilmente romantico, ci guida indietro nel tempo, con estrema naturalezza e maestria. Gli riesce bene anche il 'ballo del mattone'. Con questi ingredienti Maurizio Panici realizza uno spettacolo ben riuscito, grazie anche alla complicità delle scene e costumi di Alessandro Chiti, illuminati da Roberto Rocca.
Scritta su misura, è il caso di dirlo, per Strabioli, la delicata commedia ci offre un genuino spaccato di vita, lasciandoci un po' di sana ma amara nostalgia per un Paese mai così lontano.
Cosimo Manicone