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La XXVI edizione della rassegna Festival in una notte d'estate di Lunaria Teatro ha avuto l'onore di ospitare un convincente esempio di teatro di narrazione. Anima Mundi, opera scenica di Lucilla Giagnoni, è uno spettacolo pregevole ed originale, dedicato alla poetica e alla visione sul mondo terreno ed ultraterreno di Giacomo Leopardi. Come guida di questo viaggio poetico si propone la figura e la voce di Lucilla Giagnoni, unica attrice in scena, che indossa un costume onirico e futuristico. La scenografia è essenziale, come in molti spettacoli che si fanno ricadere in questo genere, e presenta uno schermo di forma tonda sulla quale si alternano le immagini della Luna, immagini sognanti e dinamiche e la voce di Futura, quasi una navigatrice interstellare e che recita citazioni leopardiane. Anima Mundi è uno spettacolo che vuole farsi esperienza emozionale, creare un luogo comune tra attrice e pubblico ed essere appunto un viaggio poetico di ricerca guidato dalle parole di Giacomo Leopardi. Lucilla Giagnoni riesce magistralmente a far sì che Anima Mundi realizzi in pieno questo intento e indaghi la profondità dei pensieri del poeta recanatese. La missione speciale teatrale, parole della stessa Giagnoni, trae la sua linfa vitale dall'emozione che si crea con il pubblico guidandolo con la stessa drammatica curiosità del poeta al quale lo spettacolo è dedicato. Anima Mundi è narrazione, scoperta di sé e dell'importanza del moto creativo dell'immaginazione, abile a rendere reale e vitale ciò che ancora non esiste. L'uomo è capace di un soffio vitale e la poesia è creazione. Lucilla Giagnoni, porta in scena uno spettacolo che dimostra di sentire proprio e di vivere come – e quale è – una propria creatura e rende con scrupolo poetico ogni aspetto della sua recitazione, mai distante dal pubblico per poterlo guidare attraverso l'anima leopardiana. La ginestra, il Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, alcuni passi dello Zibaldone di pensieri e altri esempi dell'opera del poeta recanatese sono riportati con fedeltà e sentimento, mantenendone la drammaticità. Interessante è la visione di Anima Mundi nel seguire le visioni di Giacomo Leopardi, presentato quasi come una figura che si innesta nelle visioni fantascientifiche di autori più vicini alla contemporaneità. Anima Mundi, come ogni poesia che si rispetti, ha una connotazione filosofica che richiede di essere compresa e seguita con attenzione e lancia un interessante guanto di sfida al pubblico. La creazione di questo spazio comune ripaga sempre e comunque lo sforzo di chi assiste a questo originale e bello spettacolo che, come L'infinito, è uno splendido inno alla poesia e al coraggio di essere poeti e visionari. 

Gabriele Benelli