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 Maurizio Muraro
IL PENSIERO DELL'ARTE. DIARIO DI UN ARGONAUTA ALLA RICERCA DELL'ARTE
a cura di Mariantonella Volpe
libro + cd con 17 arie, 2012, 20 Euro, pp. 80
Parigi, New York, Tokyo, Milano. E poi ancora Vienna, Berlino, Londra. Un turbinare di città in un turbinare di mesi, riflessioni che si affastellano nel racconto quotidiano di un protagonista dello star system. Tra un aeroporto e il camerino, in attesa di una nuova ribalta. È attento a non scadere nella celebrazione, Maurizio Muraro, basso da esportazione che dopo vent'anni da giramondo ha sentito il bisogno di raccontarsi ne Il pensiero dell'Arte. Diario di un argonauta alla ricerca dell'arte. Un insieme di riflessioni nate durante i suoi viaggi e raccolte dalla moglie Mariantonella Volpe in un'elegante confezione in italiano con testo inglese a fronte, impreziosita da un disco inciso per l'occasione.
Lontano dall'autobiografia, il basso veneto si lascia andare a pensieri sul senso del proprio lavoro di "artigiano dell'arte" in una contemporaneità che troppo spesso sembra dimenticarla. La ribalta e i grandi maestri che l'hanno diretto (tra gli altri, Zubin Mehta e Riccardo Muti) rimangono sullo sfondo; in primo piano resta l'Arte con la A maiuscola, quella che, per dirla con l'autore, accomuna "musica, pittura, scultura, scrittura, teatro, danza: tutte assieme in felice, ma a volte cacofonico concerto, che consegna alle generazioni future una memoria storica, patrimonio di ogni tempo e figlia di ogni tempo."
Così, l'artigiano Muraro racconta i sacrifici necessari per dare voce allo spartito attraverso la performance, sempre scegliendo ruoli adatti alla naturale maturazione del proprio strumento. Vincitore dello "Sperimentale di Spoleto" ('94) e del "Eberhard Wächter" a Vienna (2000), in vent'anni il basso padovano ha realizzato i suoi sogni: cantare al Covent Garden e al Metropolitan, il teatro che da tempo l'ha confermato in Nozze, Barbiere, Fille du Regiment e Così fan tutte. E dove la prima edizione del libro è andata esaurita in pochi giorni, conquistando anche l'attenzione dell'ambasciatore italiano a New York.
Il volume, ricco di fotografie, è diviso in quattro parti: una "Introduzione al viaggio", le riflessioni, un'intervista e la descrizione brano per brano del cd, necessaria per un disco che raccoglie incisioni distanti dal grande repertorio ma assolutamente in sintonia con lo spirito del libro.
Accompagnato dal pianoforte di Edoardo Lanza, Muraro canta sonetti di Petrarca musicati da Liszt, Lieder di Brahms, pagine dal canzoniere di Wolf-Ferrari, un brano del Faust riletto da Beethoven. Non mancano strizzate d'occhio al pubblico statunitense, come le Songs di Copland e Williams, e due sentiti richiami alle proprie radici con le ariette da Venezia di Hahn e Goldoni. Chiude il disco uno Scherzo di Respighi, a ricordarci che l'Arte sa anche intrattenere: Muraro ha pensieri seriosi, ma i ruoli che l'hanno reso celebre sono quelli di Leporello e Don Pasquale. Risate che fanno riflettere.
Il libro è disponibile presso i bookshop dei teatri e su mauriziomuraro.blogspot.it/
Matteo Paoletti
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