di Gino Landi e Renato Greco
ispirato alla commedia musicale di Garinei e Giovannini
musiche: Armando Trovajoli
coreografie: Maria Teresa Dal Medico, Renato Greco
scene: Massimo Roth
costumi: Giuseppe Tramontano
regia: Gino Landi
Roma, Teatro Greco, dal 15 novembre al 6 gennaio 2007
di successi è ancora "standing ovation"
Rugantino: quarantacinque anni e non li dimostra. L'icona della commedia musicale italiana, firmata dalla premiata ditta Garinei e Giovannini, è ritornata a Roma, al Teatro Greco, dopo il rodaggio estivo a Villa Pamphilj, e ha puntualmente riscosso un grande successo, con "standing ovation" finale per Armando Trovajoli, visibilmente commosso sul palcoscenico insieme a tutto il cast.
C'era molta attesa per questo spettacolo, che la locandina definisce una "dance opera", firmato da Gino Landi per la regia e da Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico per la coreografia. L'idea nasce nel lontano 1962: la Dal Medico era prima ballerina in una commedia di Garinei e Giovannini. Quest'ultimo, allora, le dedicò il primo libro di Rugantino. Trent'anni più tardi Pietro Garinei, nell'idea di fare del suo Rugantino un balletto, scrisse su quello stesso libro, riferendosi alla Dal Medico e a Greco: «al papà e alla mamma del nuovo Rugantino, con tanti auguri».
L'operazione funziona: gli autori, nel rispetto e nell'amore per la commedia di Garinei e Giovannini, hanno realizzato uno spettacolo che si esprime attraverso la danza, da un lato eliminando alcuni personaggi che non erano conciliabili con le esigenze di un balletto, dall'altro realizzando dei "doppi", come Rugantino e Rosetta, affidati sia a ballerini sia a cantanti. Efficaci le scene di Massimo Roth, una garanzia di qualità la regia di Gino Landi. Ben 26 ballerini e quattro cantanti danno corpo e voce alla vicenda con un ritmo serrato ed efficace. La compagnia di ballo è di tutto rispetto, mentre quella di canto è sembrata più eterogenea. Si replica fino al 6 gennaio.
Luca Della Libera