Balletto di Roma
coreografia Milena Zullo
con la partecipazione straordinaria di Kledi Kadiu
musiche Astor Piazzolla, Lucio Demare, Anibal Troilo Juan D'Arienzo, Osvaldo Pugliese, Francisco Canaro, Angel Villoldo
costumi Giuseppina Maurizi
maître de ballet Piero Rocchetti, light designer Emanuele De Maria, direzione artistica Walter Zappolini
Trieste, Teatro Stabile Sloveno 26 novembre 2013
Uno spettacolo che con forza sottolinea l'approccio minimalista dell'incontro tra uomo e donna sotteso alle regole di questo ballo e che, con vigore, sa andare oltre allo stereotipo folkloristico di matrice argentina. Le coppie, infatti, esordiscono spogliandosi materialmente dei loro vestiti casual e metropolitani, per poi metaforicamente svelarsi nella loro essenza e studiarsi con parossismo nei loro universi contrastanti eppur complementari. L'hic et nunc della milonga annulla tutti i condizionamenti sociali e di genere, vanificati nell'urgenza dell'espressione corporea, per poi raggiungere anche una spiazzante e affascinante inversione dei ruoli. Lo scorrere del tempo è fermato magicamente dal bisogno di conoscersi, in un caleidoscopio di storie che racchiudono diverse solitudini. La sedia si rivela oggetto d'opposizione e antagonismo, sensualità frenata, pudore ostentato, elemento scenografico di staticità che si oppone al tumultuoso divenire di danzatori e danzatrici. Esseri combattuti, contesi, pronti a seguire una partitura gestuale e dinamica sul filo della continua varietas, tra inserti ironici e toni drammatici, pose e accelerazioni, disarticolazioni e morbida fluidità.
Rivisitazione elegante, energica del "pensiero triste che balla" che si nutre del respiro di una coppia.
Elena Pousché