Cirque du Soleil
Mediolanum Forum, Milano dal 15 al 18 novembre 2012
E' un nuovo spettacolo quello che debutta sulla pista del Cirque de Soleil sotto le insegne del Dragone. Quel Franco Dragone regista che ha firmato una delle migliori rappresentazioni dell'universo di questo strano Circo più unico che raro, nonostante le tante imitazioni del Nouvelle Cirque da Saltimbanco ad Alegria a Delirium e che ha, insieme ai suoi fondatori, impegnati sui diversi versanti della produzione scenica donato al Cirque l'imprimatur del Non solo Circo. Infatti, oggi va in scena senza esitazioni la nuova versione evoluta di Alegria. Un Alegria che si presenta come la multimediale sintesi del linguaggio dal testo alla scena creata su partiture originali fatte per colpire l'immaginario ed i sensi dello spettatore, al di là della musica, al di là del teatro, al di là dell'arte figurativa e della danza ma, sempre, con quella ancor più tenue allure che faceva citare Fellini a Franco Dragone molti anni fa, nel 1994 a Montréal, sotto il tendone del Soleil in un'intervista rilasciata all'indomani della prima di Alegria in città. Ed era vero e strano, infatti, ritrovare nell'atmosfera di quel giorno al Cirque, quel Fellini che ha fatto grande e poetico il cinema italiano, in un magico ensemble che col Soleil ritorna con questo spettacolo a distanza di più di 23 anni. Alegria, intessuta dalla solita malinconia e meraviglia, scandisce con le sue canzoni in diretta un incantevole evento scenico che non ha nulla da invidiare al teatro dell'Opera ma lo riporta alle origini della specie. Alle origini di quel genere drammatico e mélo prima che intessesse le trame del teatro borghese dell'Ottocento, un genere basso e triviale qual'era il melodramma un tempo.
Cinzia Viscomi