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Amodio Amedeo

Amodio Amedeo Amodio Amedeo

Terminata la sua formazione alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, entra a far parte del Corpo di ballo scaligero, dove ben presto gli vengono affidati ruoli da interprete in balletti di L.Massine, G.Balanchine e R.Petit. I suoi interessi non si limitavano alla danza, ma a qualsiasi forma di arte, stimolato anche dalle esperienze vissute in un teatro che in quel periodo si avvaleva di collaborazioni di artisti di grande spessore, registi, direttori d’orchestra, cantanti, scenografi, coreografi, ballerini, attori.

La sua curiosità di ampliare le sue esperienze artistiche lo portano, all’età di 22 anni, a lasciare il Teatro alla Scala per iniziare la carriera di coreografo e ballerino da libero professionista, collaborando con i Teatri e i Festival più importanti in Italia:al Teatro alla Scala di Milano come coreografo ospite nel 1975 Ricercare a nove movimenti su musiche di A. Vivaldi, nel 1976 Oggetto amato su musiche di S. Bussotti, nel 1977 Actus III su musiche di A. Corghi; al Teatro Carlo Felice di Genova Il flauto danzante con musiche dal vivo eseguite da S. Gazzelloni e T. De Piscopo; per il Teatro Comunale di Bologna Parsifal nel 1980 e nel 1981 cura la regia e la coreografia di Tristano e Isotta su testo di Angelo Della Giacoma e musiche dal vivo degli Area; diverse le sue creazioni per il Festival di Spoleto; al Teatro dell’Opera di Roma, come artista ospite, lavora con Aurel Milloss (Marsia, Deserti, Salade, La follia di Orlando), esperienza, questa, che arricchisce la sua concezione della danza. Attore e danzatore nella produzione televisiva Casa di bambola con la regia di Carlo Quartucci, è, inoltre, uno dei protagonisti in due film di Liliana Cavani, Il portiere di notte e Al di là del bene e del male.

Molte le sue interpretazioni accanto a Carla Fracci, tra cui Il gabbiano, Il bacio della fata e Pellèas et Mèlisande, Otello, che lo vedono tornare alla Scala come étoile ospite.

Nel 1979 assume la Direzione Artistica dell’allora nascente Aterballetto e ne resta alla guida fino al 1996.

Amedeo Amodio
Alessia Barberini e Alessandro Molin: Pomeriggio di un fauno, cor. Amedeo Amodio (foto Corrado Maria Falsini)

La scelta della sua linea artistica di creare una compagnia di 20 ballerini che fossero in grado di affrontare tecniche e stili differenti (A. Tudor, J. Limòn, R. Petit, W. Forsythe, G. Balanchine, J. Kyliàn, G. Tetley, H. van Manen, A. Ailey, A. Bournonville, B. Stevenson, L. Massine, M. Bèjart, D. Parsons, U. Scholz, L. Child, D. Byrd), fa sì che Aterballetto in breve tempo acquisisca un vastissimo repertorio e venga riconosciuta per anni come la prima Compagnia di balletto italiana, riscuotendo successi in teatri di tutto il mondo.

Molteplici le creazioni di Amodio per Aterballetto, alcune delle quali hanno visto la partecipazione di grandi interpreti quali E. Terabust, A. Ferri, M. Loudière, V. Derevjanko, J. Bocca, R. Bolle, G. Iancu, M. Illman, L. Giuliani, A. Molin, M. Murru , V. Durante, I. Yebra.

Molte sue creazioni su musiche appositamente composte da artisti quali L. Berio, S. Bussotti, A. Corghi, E. Bennato, J. Garbarek, N. Vasconcelos, G. Calì e con la collaborazione di pittori e scultori quali M. Ceroli, P. Dorazio, L. Del Pezzo, C. Parmiggiani, attori quali Gabriella Bartolomei, Luigi Mezzanotte, hanno dato vita ad esperienze teatrali, Romeo e Giulietta (Premio Danza & Danza 1987), su musiche di H. Berlioz e con la voce recitante di Gabriella Bartolomei Mazapegul, Ai limiti della notte, Lo Schiaccianoci (Premio Danza & Danza 1989), Coppelia, Sogno di una notte di mezza estate, Carmen, Lo strano caso del Dr.Jeckyll e Mr. Hyde, che lo fanno apprezzare oltre che come coreografo anche come regista.

Dal 1997 al 2000 è Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Coreografo ospite con il balletto Carmen negli USA al Tulsa Ballet Theatre, al Ballet West, al Pittsburgh Ballet, e in Italia al Maggio Fiorentino, al Teatro alla Scala; Après-midi d’un faune al Teatro dell’Opera di Roma, al Maggio Fiorentino e al Teatro Massimo di Palermo.

Firma le coreografie delle opere liriche, La Vestale al Teatro alla Scala diretta da R. Muti, con la regia di L. Cavani; Lakmé al Teatro Massimo di Palermo (2003); Sakuntala (2006) con la regia di P. Gelmetti al Teatro dell’Opera di Roma; Aida (2005) al Teatro Regio di Parma; Macbeth (2006) con la regia di L. Cavani al Teatro Regio di Parma e all’Arena di Verona.

Tra il 2003 e il 2005 collabora con il Teatro Massimo di Palermo per il riallestimento di Romeo e Giulietta con artisti ospiti E. Abbagnato e H. Moreau e nel 2004 con A. Ferri e R. Bolle e nel 2005 con Lo Schiaccianoci e la creazione del balletto We like Mozart su musiche di W.A.Mozart e di Michele dall’Ongaro e testi di Sandro Cappelletto.

Nel settembre 2006, nell’ambito della manifestazione La notte bianca, è stato presentato come spettacolo inaugurale nella Piazza del Campidoglio a Roma un estratto dal Romeo e Giulietta con A. Ferri e R. Bolle.

Nell’aprile 2007 al Teatro Filarmonico di Verona riallestisce Romeo e Giulietta con artisti ospiti R. Bolle e L. Giuliani.

Firma le coreografie dell’Aida per il Teatro dell’Opera di Roma e nel 2009 è coreografo e regista dello spettacolo Napoli zompa e vola al Teatro San Carlo di Napoli su testi di Manlio Santanelli, rappresentato a Mosca lo stesso anno.

Sempre al Teatro San Carlo di Napoli nel marzo 2011 andrà in scena Romeo e Giulietta con Roberto Bolle.

Ultima modifica il Lunedì, 12 Agosto 2013 12:22
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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