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MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019 - La Fura dels Baus e Ulderico Pesce portano in scena "La bella vergogna", dal 10 al 12 agosto

"La bella vergogna", per la regia de La Fura dels baus di Barcellona "La bella vergogna", per la regia de La Fura dels baus di Barcellona

La Fura dels Baus e Ulderico Pesce
portano in scena "La bella vergogna" per Matera 2019

Lo spettacolo "La bella vergogna", per la regia de La Fura dels baus di Barcellona, scritto da Ulderico Pesce, realizzato nell'ambito dell'omonimo progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Centro Mediterraneo delle Arti, scritto e interpretato da Ulderico Pesce, Maria Letizia Gorga e altri 30 artisti, debutterà il 10 agosto 2019 al Banxhurna di San Paolo Albanese (PZ), in pieno Parco Nazionale del Pollino, per essere replicato l'11 e il 12 agosto. Il lavoro, da un punto di vista formale mira a mettere assieme il teatro di azione, di immagine, de La Fura dels Baus, con il teatro di narrazione che è la cifra stilistica di Ulderico Pesce e il suo gruppo. Da un punto di vista contenutistico si mira a rappresentare e narrare "le vergogne" che sono, col tempo, state reinterpretate come "bellezza". Prima fra tutte la città di Matera che da "vergogna nazionale", come la definisce Togliatti in un comizio del 1948, viene reinterpretata col tempo come "bellezza massima", fino a diventare Capitale Europea della Cultura 2019. Attraverso il teatro, la danza, la musica e i video, il progetto intende capovolgere il concetto di vergogna, anche quelle attuali, rileggendole da subito come "bellezza in potenza" e non ancora espressa. Gli spunti tematici sono: la descrizione che Carlo Levi fa, nel «Cristo si è fermato a Eboli», della situazione "vergognosa" in cui vivevano circa 20 mila abitanti dei Sassi di Matera; la fuga, a partire dal 1500, di popolazioni di Rito Bizantino che scapparono dall'Albania e dal Peloponneso, perché minacciati dall'esercito Musulmano, e si stanziarono a San Paolo Albanese, alle pendici del Monte Pollino; le fughe dei monaci bizantini che, a seguito delle Leggi iconoclaste del 726, partirono dall'Oriente per sbarcare sulle coste del Metapontino per poi recarsi a Matera e in altri luoghi della Basilicata risalendo i fiumi; le fughe odierne di migranti disperati che nei loro territori vengono spogliati di ogni diritto da dittatori o multinazionali del petrolio e che arrivano sulle nostre coste "portandoci il conto" dei soprusi; le fughe dai "piccoli paesi d'Italia" che vivono la piaga dello spopolamento; le fughe sotterranee di petrolio che stanno martoriando la Val d'Agri, nella Basilicata interna, dove insiste il giacimento petrolifero più grande dell'Europa continentale. Lo spettacolo è stato preceduto da cinque laboratori artistici tra teatro, musica, danza popolare, uso espressivo del fuoco e lavorazione della ceramica, tenuti a Matera, Rivello, San Paolo Albanese, Cersosimo e Guardia Perticara. I momenti di studio confluiranno nell'evento finale, «La Bella Vergogna», scritto da Ulderico Pesce, per la regia de La Fura dels Baus, che debutterà in prima nazionale al Banxhurna di San Paolo Albanese il 10 agosto 2019 per essere replicato l'11 e il 12 agosto 2019.



«La Bella Vergogna», Il Centro Mediterraneo delle Arti, Centro Banxhurna, San Paolo Albanese (PZ)
tel. 320/9435130; 331/4216529; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.uldericopesce.it
www.matera-basilicata2019.it 

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Ultima modifica il Mercoledì, 04 Settembre 2019 21:37
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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