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La crisi non smorza la voglia di teatro. Boom di abbonamenti al Ctb di Brescia e Stabile di Torino di Nicola Arrigoni

Quartett (Le relazioni pericolose). Regia Valter Malosti con Laura Marinoni, Valter Malosti. In scena al Teatro Carignano 21/1 - 2/2/14 Quartett (Le relazioni pericolose). Regia Valter Malosti con Laura Marinoni, Valter Malosti. In scena al Teatro Carignano 21/1 - 2/2/14

E chi ha detto che la crisi ammazza la voglia di cultura e in particolar modo di teatro? A segnare una controtendenza in numeri di abbonamenti venduti sono due realtà diverse: Brescia e Torino, due città differenti ma con un comune denominatore due teatri stabili che con convinzione lavorano sulla cultura teatrale come collante della comunità, come punto di riferimento della vita cittadina.
La presidente Carla Boroni, il direttore Angelo Pastore, il consulente artistico Franco Branciaroli del Ctb Teatro Stabile di Brescia sottolineano con grande soddisfazione il risultato ottenuto nell'ultima campagna abbonamenti: «Abbiamo raggiunto raggiunto il considerevole numero di 4800 abbonati alla Stagione di Prosa 2013/14 – spiegano -. Si consolida quindi una crescita costante rilevata negli ultimi tre anni e che ora si attesta a un più 23% rispetto al numero di abbonati della stagione 2011/12». Nella stagione 2009/2012 gli abbonamenti furono in tutto 3.848, passati l'anno successivo a 4.015, poi nella stagione '11/'12 a 4.150; nella stagione '12/'13 sono stati 4.408 abbonamenti venduti; cresciuti ulteriormente quest'anno toccando la cifra di 4.800 tagliandi venduti. «Ai dati, degli abbonamenti, si aggiungono i numeri relativi allo sbigliettamento per i singoli spettacoli che indicano un altrettanto consistente aumento di spettatori ai teatri Sociale e Santa Chiara- Mina Mezzadri, gestiti dallo Stabile bresciano e sedi degli spettacoli di produzione e di ospitalità – commenta il direttore Angelo Pastore -. I risultati raggiunti sono dovuti ad una scelta di politica culturale che avvicina al teatro di prosa pubblico di diversa estrazione sociale, culturale ed età, grazie anche alle numerose iniziative realizzate oltre il palcoscenico che sono nel contempo formative e di intrattenimento».
Non meno interessanti appaiono i dati che riguardano lo Stabile di Torino che nella stagione in corso ha raggiunto i 15mila abbonamenti venduti. «L'offerta differenziata e la politica dei prezzi si è rivelata capace di intercettare la curva della domanda, e la distribuzione delle diverse tipologie di abbonamento coincide con l'articolata composizione del nostro pubblico, restituendo un significativo campione trasversale della società per anagrafe, censo, provenienza, genere, disponibilità economica: fattori che nel loro insieme evidenziano accessibilità e inclusività sociale e civile, oltreché artistica e culturale, della proposta di spettacoli del Teatro Stabile – spiegano all'ufficio promozione dello Stabile di Torino -. Il pubblico giovane dai 18 ai 35 anni, coltivato anche ma non solo attraverso i canali della Scuola secondaria di secondo grado e dell'Università, conta 6.878 abbonati – ovvero - il 45% del totale - e costituisce forse la risorsa più straordinaria del nostro Teatro; lo 'zoccolo duro' di età adulta, che predilige il posto fisso al Carignano o comunque abbonamenti economicamente più impegnativi (da n. 6 a n. 12 titoli), conta n. 6.361 unità; gli abbonati over 65 che hanno scelto le recite pomeridiane del sabato sono mille; gli abbonati di Torinodanza sono 381; infine gli abbonati che hanno preferito formule promozionali o ridotte, come Regala il Teatro, sono ad oggi circa cinquecento».
La riconoscibilità dei cartelloni proposti, la capacità di variare le estetiche e individuare le esigenze del pubblico, meglio dei diversi pubblici, le occasioni di approfondimento, le diverse tipologie di abbonamenti, ma su tutto la costanza con cui i due teatri stabili hanno portato avanti il dialogo con le città in cui sono inseriti sono alcuni degli aspetti che possono spiegare come la crisi non tocchi il teatro, laddove questo si offra come occasione indispensabile, appuntamento necessario, parte quotidiana del nostro essere cittadini del mondo e quindi anche delle città di Brescia e Torino.

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Gennaio 2014 21:52

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