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Italia e Cuba, uniti nella promozione dell'arte femminile. -di Marleidy Muñoz

L'VIII Festival Internacional de Teatro Femenino La Escritura De La/S Diferencia/S L'VIII Festival Internacional de Teatro Femenino La Escritura De La/S Diferencia/S

Italia e Cuba, uniti nella promozione dell'arte femminile

Ancora una volta Italia e Cuba si sono incontrate sulle rotte della creazione artistica. L'VIII Festival Internacional de Teatro Femenino La Escritura De La/S Diferencia/S, organizzato dai due paesi, ha riunito a L'Avana drammaturghe, registe, attrici, scrittrici e artiste di vari campi artistici, con lo scopo di visibilizzare il lavoro di donne, che attraverso l'arte, provano a intrepretare questo tempo in cui ci è toccato vivere.
L'evento è cresciuto molto, da quando, circa venti anni fa, nel 1999 a Barcellona, l'italiana Alina Narciso (direttora artistica dell'evento), gli ha dato inizio, con la collaborazione della Sociedad General de Autores y Editores (SGAE) spagnola, convinta del fatto che nei circuiti teatrali non si dava lo spazio sufficiente alla produzione artistica femminile.
Tra il 2000 e il 2008, si sono svolte a Napoli (Italia) quattro edizioni; poi il festival si è messo in viaggio con destinazione: Caraibi. Il quinto incontro (2011) si è svolto a Santiago di Cuba, per poi trasferirsi a L'Avana.
L'appuntamento appena concluso, svoltosi dal 1 al 10 giugno 2018, è stato un vero e proprio successo per la quantità e qualità di messe in scena presentate da invitate e partecipanti cubane e straniere – provenienti da una decina di paesi – che si sono incontrate nella capitale dell'Isola. Oltre che dai due paesi organizzatori, sono arrivate dall'Argentina, Spagna, Brasile, Ecuador, con una forte presenza dei paesi del Centro America e dei Caraibi come Honduras, El Salvador e Guatemala, e ancora da Colombia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Cile e Venezuela.
Secondo Alina Narciso, che dirige anche la compagnia Metec Alegre, "sono stati giorni intensi di scambio di esperienze, pratiche teatrali e organizzative, estetiche e culture differenti, con una particolare attenzione all'individuazione di "forme di promozione" dell'autorialità femminile e alle tematiche di genere nell'arte".

Inaugurazione con arte visuale e libri
Il teatro è il cuore di La Escritura De La/S Diferencia/S, ma nell'evento confluiscono molte arti. Per questa ragione, l'evento è iniziato con l'apertura della esposizione En escena, della pittrice e scultrice cubana Liudmila López Domínguez (Lud).
Per quindici giorni, le persone che si sono recate al Pabellón Cuba, nel quartiere avanero del Vedado, hanno potuto godere delle affascinanti installazioni con le quali Lud riflette sulla condizione delle donne in differenti culture, tra le quali il mondo islamico. La "scarpa femminile con tacchi alti" è il simbolo che Lud utilizza nel suo lavoro e che trasfigura in molteplici oggetti realizzati con tecnologia laser.
Il Festival rappresenta l'ultimo atto di un lungo percorso che ha avuto inizio circa due anni prima con un concorso di drammaturgia femminile indetto e pubblicizzato da una rete internazionale di donne del teatro (circa un centinaio di artiste: coordinatrici nazionali, drammaturghe vincitrici, registe, attrici, organizzatrici etc.). Le giurie nazionali hanno selezionato le opere vincitrici, che sono state pubblicate in spagnolo e in italiano in volumi, presentati nel corso dell'inaugurazione. La presentazione, sui palcoscenici di Cuba, delle messe in scena di tali testi, ad opera di compagnie professionali dell'Isola, ha rappresentato il momento culminante di questo lungo "iter" che ricomincia ogni volta non appena termina il Festival.
Rocío Blanco (Colombia), María Beatriz Vergara (Ecuador), Silvana Pérez (Spagna), Sonia Antinori (Italia), Aravinda Juárez (Venezuela) e le guatemalteche Ana Jacobo e Margarita López, sono alcune delle autrici le cui opere sono state pubblicate e messe in scena. Come anche quelle di Gicela Nolasco (Repubblica Dominicana), Selva Palomino (Argentina) e le costaricensi Grettel Méndez e Tatiana Sobrado, e ancora le brasiliane Zanny Adairalba e María Helena Kühner.
Comune denominatore di molte opere è stata "la mercificazione del corpo delle donne" in atto a livello globale, la valorizzazione della partecipazione di figure femminili in processi culturali e politici dei differenti paesi, una forte riflessione sulle tematiche "di genere".

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Autrici nelle programmazioni teatrali e nei dibattiti
In questi dieci giorni, le programmazioni dei teatri avaneri sono state caratterizzate da un'invasione di spettacoli di registe, note e meno note, provenienti dall'Europa e dal Latino America. La Escritura De La/S Diferencia/S crea ponti, genera dibattiti e scommette sull'arte contemporanea a partire da uno spazio di libertà creativa, scambio e possibilità di godere di spettacoli originali.
Liliam Ojeda, del comitato organizzatore dell'evento, afferma che questo è stato l'anno in cui si è avuto il maggior numero di partecipanti al concorso, oltre che una forte presenza di proposte teatrali di compagnie straniere.
L'evento ha "occupato" i più importanti teatri dell'Avana - il Centro Cultural Bertolt Brecht, le sale teatrali Adolfo Llauradó e El Sótano, la Tito Junco, il Complejo cultural "Plaza de 31 y 2". La sede degli "incontri di drammaturghe e teatranti" è stata il Pabellón Cuba, monumentale centro culturale nel cuore del Vedado (quartiere degli artisti), sede nazionale dell'Asociación Hermanos Saíz, che raccoglie la giovane avanguardia artistica del paese.
Gli spettacoli hanno offerto un ampio ventaglio di proposte teatrali molto variegate, con stili, estetiche e tematiche molto differenti, dalla commedia come Adicta al dramón (María B. Vergara, Ecuador) e Mercancía de primera (Ana Jacobo y Margarita López, Guatemala) che attraverso il comico hanno messo in scena una critica degli stereotipi sociali e culturali più comuni sul "femminile"; a messe in scena più tradizionali come Gritamos (versione di Contarte della opera Bárbara, scritta da Maria H. Kühner), sulla guerra d'indipendenza del Brasile contro il Portogallo; o più sperimentali come Las Sagraditas latinoamericanas, con la quale il gruppo Gestus si è avvicinato al testo di Selva Palomino (Argentina), costruito attorno alla mitica figura di Evita Perón. Asat en el jardín de las mujeres (Silvana Pérez Meix, España) come Asat en el jardín de las mujeres (Silvana Pérez Meix, España) Camila, el diario de una utopía (Susana Nicolalde, Ecuador), Lleganza –o cordel del buen querer (Zanny Adairalba, Brasil), Manifiesto para mientras llega el barco (Tatiana Sobrado y Grettel Méndez, Costa Rica), El síndrome de Ulises (Rocío Blanco, Colombia) y Papel con letras (Aravinda Juárez, Venezuela-Argentina).

La presenza italiana: un pomeriggio magico
L'opera vincitrice per l'Italia è stata: E la tua anima sarà guarita (Y tu alma será sanada) di Sonia Antinori, messa in scena dalla compagnia Aldaba Teatro, per la regia di Irene Borges, una delle registe più interessanti della scena avanera di ultima generazione. La regista ha affrontato, riflesso e metaforizzato la grande interrogazione che scuote l'Europa in riferimento alla relazione con la cultura islamica attraverso una rappresentazione realizzata come "work in progress" nella quale volutamente si è lasciato lo spazio alle reazioni/interrogazioni del pubblico, facendolo entrare direttamente nel lavoro di elaborazione di un "testo tanto complesso e, a momenti, inquietante" che la compagnia sta portando avanti. L'Italia ha partecipato questa volta con una piccola pattuglia, oltre Sonia Antinori, sono state presenti Marinella Manicardi, la cui opera "Nelle mani di Anna" ha ricevuto una menzione speciale e Bruna Braidotti, in quanto coordinatrice italiana di La escritura de la/s diferencia/s, con il suo lavoro Un esercito di clienti. A queste è stata dedicato un pomeriggio tutto italiano – Vino Teatro y musica -. Un pomeriggio magico, nella splendida cornice della terrazza Fundación Ludwing (da cui si può godere del panorama di tutta l'Avana), dove le artiste italiane hanno potuto presentare i propri lavori e illustrare le rispettive estetiche accompagnate dalla degustazione di un vino italiano e dalla musica dei musicisti della compagnia italo-cubana Metec Alegre.

Incontri
Il programma dell'evento ha previsto, inoltre, incontri con donne rappresentative della scena teatrale cubana come la scenografa e costumista Nieves Laferté (premio nazionale), Fatima Patterson e la critica Vivian Martínez Tabares, del dipartimento teatrale della mitica Casa de las Américas, oltre che interventi delle coordinatrici nazionali della Rete di Drammaturghe e Donne del Teatro.
Norma Vasallo, direttrice della Cattedra di Studi sulla Donna – della Facoltà di Psicologia della Università dell'Avana – ha condotto uno spazio di riflessione sulle tematiche di genere a partire dalla presentazione di un reportage sulla violenza fisica e il femminicidio e del documentario Guamuhaya ¿sin ellas? su donne in realtà rurali della giornalista cubana Marleidy Muñoz.
Per il crítico cubano Frank Padrón (direttore delle pagine culturali di Juventud Rebelde e del Granma), il festival "ha dimostrato la grande forza e l'ottima salute di cui gode in generale il teatro "realizzato dalle donne" sia di quelle appartenenti a questa area geografica e che di quelle che sono venute da molto lontano, e rappresenta un termometro che permette di "misurare la temperatura" del teatro internazionale di genere: al di là dei risultati specifici di ogni proposta, ci fa confrontare con un immaginario con il quale è necessario fare i conti, nella scena contemporanea. Si tratta, pertanto, di un evento che è necessario continuare ad appoggiare".

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Una chiusura con il teatro e la poesia "hermanados": La sombra protectora
L'ottava edizione di La Escritura de La/S Diferencia/S si è conclusa con il successo della messinscena diretta da Alina Narciso, che ha presentato la storia di una donna che si rifugia nell'arte, nella poesia, per sfuggire alla devastazione di un uragano che cambierà irrimediabilmente il paesaggio della sua città e la vita dei suoi abitanti.
Costruito sulla base dei testi delle poesie della cubana Teresa Melo (Premio Nazionale), la opera La sombra protectora si è avvalsa della straordinaria recitazione di Lisandra Hechevarría, immersa in un'emozionante atmosfera creata dalla musica originale di Sandra Agüero Quesada e Iván Ariel Sánchez e da una complessa scenografia.
Per la Melo, poeta di Santiago de Cuba, l'idea di portare in scena la sua opera ha rappresentato una "coraggiosa sperimentazione" della Narciso. "Bisogna amare molto la poesia, ed avere un forte dominio di queste tipo di linguaggio per riuscire, utilizzando solo il testo poetico, a restituire sulle tavole del palcoscenico un tale universo creando al contempo una narrazione teatrale".
"Il fatto è che l'arte salva", ha dichiarato Alina Narciso, idea questa condivisa da tutte le donne artiste che la affiancano nella lotta affinché il teatro smetta di essere "un settore occupato prevalentemente da uomini".
"Siamo portatrici di punti di vista e maniere di vedere la vita differenti, cosa che ci unisce e ci differenzia", ha affermato la Narciso. Lei, che continua a ritornare a Cuba, dove ha trovato un luogo nel quale le donne, nelle programmazioni teatrali, non rappresentano una sparuta una minoranza e dove il teatro delle donne diventa ogni giorno più visibile, anche grazie alla La Escritura de La/S Diferencia/S.

Marleidy Muñoz

Ultima modifica il Sabato, 16 Giugno 2018 20:15

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