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I teatri della città Beijing - BEIJING di Mario Mattia Giorgetti

"La Chauve-Souris" di Roland Petit "La Chauve-Souris" di Roland Petit

Cari Lettori,
dopo New York, San Francisco, San Jose, Stoccolma, Bucarest, eccoci a Pechino, ribattezzato Beijing, capitale della Cina, per far conoscere dove il teatro lo vivi e racconti, venendoci. Sì, conoscere, raccontare, commentare, offrire è il nostro compito. E l'impegno non è solo quello di registrare, ma anche quello di proporre eventi, affinché la creatività dell'uomo possa sollecitare altri per un'arte allargata e condivisa.
Un viaggio nelle capitali del mondo per incontrare protagonisti dello spettacolo e intervistarli, per una reciproca conoscenza. Per questo ti chiediamo di stare vicino a Sipario.
Prossimamente: India, Giappone, Africa, Australia, Indonesia, Americhe, e altri ancora, perché, aprendo Sipario sul mondo, affermiamo, con Williams Shakespeare, che "Il mondo è tutto uno spettacolo" da vivere perché ti appartiene, per essere anche tu un protagonista. Apri gli occhi sul mondo con Sipario.


Tianqiao Theatre
con presenza italiana

Cominciamo il nostro viaggio a puntate per conoscere i teatri di questa grandissima, ma grandissima città. Iniziamo dal teatro Tianqiao  che  vede in questo periodo impegnati artisti italiani per la realizzazione di uno spettacolo di danza di Roland Petit, Il "Pipistrello", che qui viene reclamizzato invece col titolo "La Chauve Souris."
Uno spettacolo che debutterà l'11 di settembre, dopo oltre cinquanta giorni di prove con oltre cinquanta artisti e tecnici, tutti del Teatro Tianqiao, sotto la guida degli italiani Luigi Bonino per la ripresa coreografica, e di Luisa Spinatelli per la parte costumistica.
Il teatro costruito nel 1953 è il primo grande teatro integrato dopo che è stata fondata la Nuova Cina. È uno dei teatro per eccellenza destinato alla danza, dove artisti di tutto il mondo hanno lasciato tracce di serate memorabili. Ha una capacità di 1215 posti, equipaggiato fino all'inverosimile di tecnologia avanzata: una gamma di riflettori di ogni tipo, governabili dai computer, tecnici di elevata preparazione, un Corpo di Ballo di alta professionalità del National Ballet of China, guidato da due anni da Feng (il cognome) Ying (il nome). Qua si usa così.
Quello che sorprende in questo teatro sono i tempi di lavoro, di preparazione. Non esiste la fretta, l'urgenza di andare in scena per contenere i costi. Qua, è tutto tranquillo, non vi sono contrattempi con i sindacati, le sale di prova hanno tutti i conforti necessari, un ordine  incredibile; una mensa di alta qualità è a disposizione dei lavoratori dello spettacolo con costi bassissimi, irrisori, simbolici direi; gli orari di prova sono distribuiti nella giornata, una parte al mattino e una parte al pomeriggio. Il sabato e la domenica sono di riposo, salvo qualche eccezione richiesta degli italiani.
Mentre i rappresentati della cultura francese corteggiano con inviti gli artisti italiani per il buon lavoro che fanno per la conoscenza del mitico francese Roland Petit, per il momento, nessun rappresentante italiano, eppure sono stati informati, ha portato i saluti ai nostri. Forse perché, essendo agosto, sono in ferie, come comanda il rito estivo italiano. Vedremo a settembre se si faranno vivi, poiché, secondo noi, dovrebbe essere un rituale d'obbligo per chi si trova in questo Paese per promuovere la cultura e la creatività italiana.

Ultima modifica il Lunedì, 22 Settembre 2014 11:49

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