PRIMA NAZIONALE – CIRCUSNEXT
CIE DIAGONALE DU VIDE (FR)
Di e con Amanda Homa et Idriss Roca
Sala Mercato di Genova il 30 dicembre 2023
ospite del Teatro Nazionale di Genova e nell'ambito di “Circumnavigando Festival” 2023 XXIII Edizione
Il Circo è parte del Teatro ma anche il Teatro è parte del Circo, a partire dalla forma rotonda del suo 'golfo' palcoscenico in cui precipita, con l'analogamente inquieto afflato mistico di una tragedia 'da ridere' e dunque profondamente 'umana', ovvero con la sua ancora più evidente contingenza e transitorietà fatta di strutture mobili che si smontano e rimontano in ogni possibile qui e ora o altrove, in fondo come la vita costretta a perenni tentativi di felicità non sempre illuminati dal successo. Circum-navigando, appunto, come l'omonimo Festival genovese ideato e diretto da Boris Vecchio, ben coadiuvato da Barbara Vecchio e Sabrina Barbieri e giunto fortunosamente ma anche felicemente in porto come un galeone dalle mitiche città dell'oro, lo ha dimostrato e lo dimostra ancor più transitando per le sale del Teatro Nazionale di Genova, che lo ospita insieme ad altre Istituzioni, e trovandovi una casa accogliente e soprattutto coerente l'uno alle altre, con spontanea creatività. C'est l'hiver, le ciel è bleau è lo spettacolo che, alla Sala Mercato di Genova Sampierdarena, ha concluso l'evento sabato 30 dicembre. La vita vi appare come lo specchio in cui si riflette, completandosi nel suo essere nel mondo ma contemporaneamente restando ciascuna, la vita e la sua immagine, inevitabilmente separate e diverse nella loro essenza misteriosa. Una Solitude à Deux, la chiamano i drammaturghi nella presentazione dello spettacolo, ovvero una solitudine 'a' molti che però nella sua necessità è l'unica forma di comunicazione in cui poter trasmettere, condividere ma soprattutto salvaguardare il proprio singolare mistero che come un lievito divino feconda i nostri sogni e i nostri desideri. Andando torniamo, uscendo da noi stessi rientriamo in noi stessi, perdendoci possiamo ritrovarci e ritrovare l'altro che è, lo sappiamo anche se quasi mai lo e ce lo diciamo, il compagno di analoghe peripezie. La sintassi estetica e gli elementi espressivi del circo si dimostrano, anche quando sono dentro un teatro, strumenti efficacissimi di questa narrazione, così dal rifugio/casa di carta in cui sembrano asserragliati e prigionieri, ma che ha le sbarre mobili e cedevoli della fantasia, i due protagonisti si concedono il gioco della giocoleria del giocoliere (sembra una tripla ripetizione ma non la è) o il rischio del funambolo, metafora che già Jean Genet aveva saputo magicamente estrapolare per farne metafisica descrizione del corpo e della sua anima. Attraverso il gioco ed il rischio essi riconquistano la propria dimensione umana troppe volte dimenticata perchè coartata da una condizione di vita, cioè la sua immagine economica ed egoisticamente egocentrica, che vuole, oggi forse più di ieri, la solitudine per meglio e più facilmente dominare e comandare i movimenti dell'intera Umanità. Molto bravi i due drammaturghi artisti che abitano il palcoscenico, Idriss Roca il giocoliere che rischia di essere travolto e sommerso dai suoi stessi strumenti, e soprattutto Amanda Homa la flessuosa funambola che come una danzatrice classica ribalta le prospettive consuete mostrandoci il mondo da altri, nuovi e più dinamici orizzonti. Una conclusione all'altezza dell'intero festival, che ha visto una ottima partecipazione e soprattutto uno spettacolo di teatro/circo assai gradevole e convincente, ed in effetti ha conquistato il numeroso pubblico in sala che ha a lungo applaudito. All'altezza in particolare dell'esergo di questa edizione 2023: Circus/Tale Il Circo che racconta e che ha portato a Genova spettacoli da Italia, Francia, Marocco e Brasile. Maria Dolores Pesce